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Quel sogno di creare uno spazio per i bambini di Sampieri si è infine concretizzato grazie a un incontro fortunato e alla generosità di una religiosa che ha deciso di avere fiducia in noi, e nel dicembre del 2021 è nata l’Associazione di Promozione Sociale LaBCasa Gialla sul Molo.
Ad oggi, ogni pomeriggio, sosteniamo lo studio di una quindicina di ragazzi che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado appartenente al distretto scolastico di Scicli. Un piccolo gruppo, ma nutrito, e particolarmente significativo in una borgata di non moltissimi abitanti in cui molte classi della scuola elementare raggiungono a fatica la decina di allievi.
Bambine e bambini che in tempo di pandemia hanno visto crescere le loro difficoltà e le loro solitudini, hanno vissuto una vita sospesa tra paure, incertezze e preoccupazioni e sono stati privati della loro quotidianità, di spazi e di rituali sicuri, di rapporti scolastici, persino di alcuni loro diritti, a partire proprio da quello all’istruzione. Bambine e bambini che oggi ancora più più di prima hanno bisogno di essere accompagnati nello studio e ad esplorare il mondo, e di stare insieme per confrontarsi, confidarsi, giocare, litigare, fare pace, rincontrare i vecchi amici e scoprirne di nuovi.
In piena sicurezza, e nel rispetto delle linee guida previste dalle Istituzioni, La Casa Gialla sul Molo è aperta per tutti loro.
Nella certezza che i più giovani non rappresentano il futuro ma il presente di una comunità, insieme ad altre associazioni del Terzo settore e ai Dirigenti scolastici del territorio, LAbCasa Gialla sul Molo è oggi parte di un tavolo di studio permanente sulla dispersione scolastica e sulle difficoltà educative promosso dall’Amministrazione comunale di Scicli nel novembre del 2021.
bambini, e non solo
Al centro del nostro progetto ci sono i bambini, ma non solo. Sampieri è una comunità fatta anche di lavoratori stranieri. Mentre i più piccoli giocano e studiano insieme, per gli adulti la nostra struttura ha pensato a corsi serali di base per l’apprendimento della lingua italiana. Molti di loro sono le mamme o i papà dei nostri ospiti: ciò di cui siamo convinti è che ciascuno debba essere padrone delle parole per costruire un orizzonte diverso per tutti.
La nostra Associazione crede nell’importanza di «unire le forze» per affrontare la complessità dei bisogni e dei cambiamenti di una comunità: creare una rete tra le diverse organizzazioni di volontariato presenti sul territorio significa moltiplicare opportunità e risorse, ed è fondamentale per conseguire quegli obbiettivi comuni che singolarmente non si sarebbe in grado di raggiungere. Con questo spirito ha subito avviato una collaborazione con la Casa delle Culture di Scicli: presso la nostra sede è stato aperto uno «Sportello Sampieri» in cui una sera a settimana i loro insieme ai nostri operatori aiutano le famiglie di immigrati a orientarsi e districarsi nella complessità della burocrazia, offrendo assistenza, orientamento e un sostegno concreto alla risoluzione dei loro problemi più immediati.
Nel contempo, con il progetto Il Mantello di San Martino, con i nostri volontari ci occupiamo della raccolta, del riordino e della distribuzione di vestiario per adulti e bambini da destinare ai nuclei famigliari più vulnerabili, con il supporto della parrocchia, della Caritas e di altre agenzie di prima accoglienza.
il passato che ritorna
La storia della struttura che ospita LAbCasa Gialla sul Molo parte ancora più da lontano di quella dell’idea che ci ha spinti a farla nascere. L’edificio in cui ci troviamo è giunto alla Congregazione delle Suore Carmelitane missionarie sul finire degli anni Quaranta del Novecento in seguito a un lascito testamentario che lo destinava a scopi benefici. A Sampieri sono ancora in molti a ricordare i corsi di taglio, cucito e ricamo tenuti dalla Madre superiora di allora, le recite e le corse tra i banchi nel salone dell’asilo che era nato proprio dove oggi si svolgono le nostre attività, il sottotetto sopra il dormitorio delle religiose dove si tenevano le galline, la pasta con le patate servita in piccole scodelle di alluminio o il profumo di quella con cipolletta e pomodoro che si respirava ben oltre il muretto che delimita l’affaccio dell’edificio sul molo.
Prima che le suore Carmelitane si trasferissero, tra le sue mura i bambini e le bambine di Sampieri hanno trovato per tanti anni una luce sempre accesa, un punto di incontro e una «casa». Proprio ciò che oggi ci siamo impegnati a far sì che torni ad essere per loro.