LA NOSTRA STORIA PARTE DA UN SOGNO
E COMINCIA DA UN INCONTRO
C’era un bambino speciale, solitario e schivo, un ometto dagli occhi scuri grandi grandi e profondi come il mare, arrivato da un paese lontano affamato di vita, di curiosità e di mille parole da imparare in una nuova lingua. Una persona dal passato molto diverso dal suo si era appena trasferita in una casa vicino ai vicoli che si affacciano sul molo di Sampieri, e aveva trovato tra i pescatori i primi amici su cui contare. Proprio come era stato per lui.
Da quel primo incontro, tra il bambino e la donna venuta dal Nord, quella insolita compagnia aveva cominciato a condividere il rincorrersi di ore assolate cariche di silenzi e di parole sconosciute a entrambi. Ripetevano l’alfabeto, i nomi dei pesci e le tabelline all’infinito tra mille voci, reti da smagliare e triglie da pulire, quaderni, libri, risate, e matite colorate.
E poco dopo l’alba quando i pescatori rientravano con le loro barche non c’era giorno che il bambino non fosse già lì ad aspettarli sul molo offrendosi di aiutare la sua amica a scendere a terra.
Con il passare dell’estate si erano aggiunti alla compagnia altri piccoli uomini e piccole donne con gli stessi occhi profondi e infiniti e le stesse lotte e solitudini, tanto da innescare in chi li aveva sempre più vicini riflessioni, idee, desideri, sogni e progetti.
Ed è da lì, da quei bambini di Sampieri, che un giorno è nata l’idea e il sogno di fondare un’Associazione che rendesse meno solitarie le battaglie sui libri e le giornate di molti di loro rafforzando i legami che uniscono quelli venuti dal mare e quelli lì da sempre, fondendo quella miscela di linguaggi e di diversità in una crescita comune.
Da quel primo incontro derivano anche le prime parole d’ordine della nostra Associazione. Perché il calore, e l’amore di cui quel bambino e la sua nuova amica erano stati fatti oggetto al molo e dalla comunità di Sampieri potesse sempre riscaldare chi ne avesse avuto più bisogno, così come era stato una volta per loro.
SOGNALA
La nostra storia parte da un sogno e comincia con un incontro.
C’era un bambino speciale, solitario e schivo, un ometto dagli occhi scuri grandi grandi e profondi come il mare, arrivato da un paese lontano affamato di vita, di curiosità e di mille parole da imparare in una nuova lingua. Una persona dal passato molto diverso dal suo si era appena trasferita in una casa vicino ai vicoli che si affacciano sul molo di Sampieri, e aveva trovato tra i pescatori i primi amici su cui contare. Proprio come era stato per lui. Da quel primo incontro, tra il bambino e la donna venuta dal Nord, quella insolita compagnia aveva cominciato a condividere il rincorrersi di ore assolate cariche di silenzi e di parole sconosciute a entrambi. Ripetevano l’alfabeto, i nomi dei pesci e le tabelline all’infinito tra mille voci, reti da smagliare e triglie da pulire, quaderni, libri, risate, e matite colorate. E poco dopo l’alba quando i pescatori rientravano con le loro barche non c’era giorno che il bambino non fosse già lì ad aspettarli sul molo offrendosi di aiutare la sua amica a scendere a terra. Con il passare dell’estate si erano aggiunti alla compagnia altri piccoli uomini e piccole donne con gli stessi occhi profondi e infiniti e le stesse lotte e solitudini, tanto da innescare in chi li aveva sempre più vicini riflessioni, idee, desideri, sogni e progetti. Ed è da lì, da quei bambini di Sampieri, che un giorno è nata l’idea e il sogno di fondare un’Associazione che rendesse meno solitarie le battaglie sui libri e le giornate di molti di loro rafforzando i legami che uniscono quelli venuti dal mare e quelli lì da sempre, fondendo quella miscela di linguaggi e di diversità in una crescita comune. Da quel primo incontro derivano anche le prime parole d’ordine della nostra Associazione. Perché il calore, e l’amore di cui quel bambino e la sua nuova amica erano stati fatti oggetto al molo e dalla comunità di Sampieri potesse sempre riscaldare chi ne avesse avuto più bisogno, così come era stato una volta per loro.